19 Ottobre 2020

  • Fase 2: cicloturismo, stima +26% presenze nel 2020.
  • Cicloturismo candidato a sostenere la ripresa del turismo.
  • Vacanze. Sorpresa dal cicloturismo: gli italiani in viaggio in bici saranno di più che nel 2019. 
  • Il cicloturismo protagonista della prossima stagione stagione estiva all’insegna della Low Touch Economy e della nuova normalità in epoca Covid19.

Questi sono solo alcuni dei titoli di pubblicazioni in cui mi sono imbattuta sia online che offline a partire da maggio di questo anno. 

A fianco di questo – tuttavia – c’è il mondo reale: quello che ha portato a ripensare la propria accoglienza, i propri servizi e per alcuni anche il proprio modello di business in modi che forse non avremmo mai pensato possibili. 

Pensa ad esempio a Le Bijou – startup svizzera dell’ospitalità con sede a Zug che offre soggiorni di quarantena nei suoi appartamenti di lusso nel cuore di alcune delle città più eccitanti della Svizzera come Zurigo, Zug, Lucerna, Basilea e Ginevra. 

Oppure agli eventi ibridi resi possibili grazie a piattaforme all-in-one come Zoom che durante il lockdown abbiamo tutti imparato a conoscere ed utilizzare (chi più e chi meno). Eventi in grado di assicurare diversi vantaggi: 

  • Riduzione dei costi per i partecipanti quali ad esempio biglietti aerei, taxi o altre tipologie di costi di viaggio.
  • Minor rischio di esposizione al Coronavirus.
  • Riduzione dell’impatto ambientale: se diminuiscono i viaggi su lunghe distanze di conseguenza si riducono anche le emissioni di carbonio.
  • Maggiore comodità per i partecipanti: dato che viaggeranno di meno, avranno più tempo da dedicare a sè stessi, fare rete e godersi i contenuti dell’evento.
  • Maggiore flessibilità per gli organizzatori di eventi che in questo modo non saranno più vincolati dal numero dei partecipanti, dalla location o da altri aspetti logistici che talvolta possono andare a limitare la portata effettiva di un evento. 
  • Esperienza dell’evento: i partecipanti usufruiscono di un evento professionale con audio e video di qualità superiore rispetto alla maggior parte delle installazioni domestiche, di servizi di catering e di altri servizi di ospitalità. 

Oppure ancora pensa alle soluzioni per il cosiddetto “in Room Wellness” per far fronte oltre che al rispetto delle normative che prevede accessi contingentati all’interno delle palestre, anche e soprattutto alla necessità degli ospiti di avere degli spazi privati. 

Una di queste è Technogym Case, progettata sia per rigenerarsi dopo un lungo viaggio o per continuare a mantenersi in forma anche fuori casa.

Quel mondo reale che ha portato a fare i conti con i super last minute, con le tariffe flessibili o la cancellazione gratuita, i check in online, l’incremento dei flussi telefonici da parte degli ospiti in cerca di rassicurazioni, di informazioni sui protocolli adottati dalla struttura ricettiva in materia sanitaria. 

L’industria del turismo – e quindi anche quella del cicloturismo – è stata ribaltata negli ultimi 6 mesi. Gli articoli scritti ad inizio 2020 che parlano di destinazioni sempre più al collasso per l’overtourisme o di una maggiore internazionalizzazione di alcune località sembrano scritti almeno 2 anni fa. 

Per fronteggiare tutto questo ed andare oltre la sopravvivenza è necessario comprendere il nuovo contesto nel quale ci troviamo ad operare. 

Contesto fatto di cambiamenti notevoli a livello di provenienza della domanda, ma anche e soprattutto di nuove esigenze. 

Per fare questo è necessario rivolgere per un attimo lo sguardo ai primi mesi del 2020.

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Dove eravamo rimasti?

In particolare al 3 febbraio 2020, quando ad Hospitality Riva ho presentano i risultati di una indagine molto approfondita su come stava cambiando il cicloturismo e quali sarebbero stati i suoi trend e le sue prospettive per l’immediato futuro. 

Questa indagine era stata frutto di giorni, settimane e mesi di duro lavoro.

Mi aveva portata ad analizzare - e anche a leggere - oltre 10.000 richieste di vacanza in bici pervenute ad Italy Bike Hotels (il più importante club di prodotto in Italia). 

NOTA
Prendo come riferimento Italy Bike Hotels perchè aggregando diverse strutture ricettive in vari territori d’Italia anticipa sempre quelli che sono i trend che poi riscontro anche a livello delle singole strutture ricettive. 

Era stato un vero e proprio lavoraccio perchè i trend si sanno mimetizzare proprio bene. 

Nonostante questo avevo individuato ben 12 trend e avevo suggerito anche come poterli sfruttare sia per quanto riguarda le strutture ricettive che volevano muovere i primi passi verso nell’accoglienza dei cicloturisti sia per quanto riguarda le strutture ricettive che già lavorano con questo target. 

I trend che avevo individuato erano questi: 

  1. Target delle donne in crescita
  2. Booking window sempre più ampia 
  3. In crescita soggiorni brevi (3-4 giorni)
  4. I cicloturisti controllano il tuo sito internet
  5. Importanza della gestione degli spazi comuni
  6. Uscite di gruppo con gruppi ciclisti locali
  7. Livelli diversificati dei tour guidati
  8. Servizio di noleggio sempre più importante
  9. Tecnici
  10. Le vacanze le prenotano le mogli
  11. Personalizzazione / tour itineranti 
  12. Assicurazione e sicurezza

Se vuoi approfondire questa tematica ti consiglio di dare uno sguardo all’articolo completo: “Come sta cambiando il cicloturismo: domanda ed offerta, destinazioni preferite, booking window, durata del soggiorno, nuovi servizi”.

I primi mesi del 2020, in particolare gennaio e febbraio stavano confermando ampiamente i trend che avevo individuato.

Ad esempio il 52,62% delle richiesta per vacanze in bici aveva una booking window superiore ai 4 mesi. 

Booking window richieste di vacanza in bici pervenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020

Le richieste di vacanze in bici di breve durata - come 2 o 4 giorni - continuavano ad aumentare nonostante la vacanza di 7 giorni o di durata leggermente superiore  (tra 8 e 13 giorni) continuava ad essere quella preferita dai cicloturisti. 

Confronto durata del soggiorno richieste vacanze in bici del 2020 con richieste del 2019 nel periodo 1 gennaio - 31 gennaio

A partire poi dal 24 febbraio il traffico e con esso anche le richieste di vacanza sono andate via via progressivamente diminuendo. 

In questi mesi ho continuato a monitorare la situazione, realizzato indagini di mercato, ascoltato i feedback degli albergatori in merito ai loro ospiti, letto le richieste di vacanza pervenute ad Italy Bike Hotels e altri clienti e a settembre ho deciso di fermarmi e tirare le somme. 

Cosa è cambiato?

Tante e diverse sono le cose che sono cambiate. Le potrei sintetizzare nei seguenti punti: 

  1. Domanda: sia in termini di provenienza che di tipologia dei cicloturisti;
  2. Nuove esigenze
  3. Destinazioni preferite
  4. Booking window
  5. Durata del soggiorno
  6. Periodi richiesti 

Vediamo nel dettaglio ciascuno di questi cercando di capire quali strategie mettere in piedi per fronteggiare questo nuovo contesto

Domanda

Il cambiamento ha riguardato non solo la provenienza dei cicloturisti: siamo passati da circa un 41% di utenti di lingua italiana sul portale a circa il 64%

Un incremento davvero notevole da parte del mercato nazionale. 

Per quanto riguarda il mercato estero - invece - numeri positivi rispetto allo scorso solo da parte di Belgio, Francia e Svizzera

Tutti gli altri mercati sono diminuiti non solo a livello di traffico, ma anche e soprattutto a livello di richieste di vacanza in bici.

Infatti in questo anno si è registrato un incremento del +42,34% delle richieste vacanza da parte del mercato di lingua in italiana.

Confronto domanda vacanze in bici anno 2020 e anno 2019 nel periodo 1 giungo - 30 settembre

Questo dato è condiviso anche dalle strutture ricettive indipendenti con le quali lavoro. La predominanza di clienti italiani è stata evidente. Sporadici invece gli stranieri. 

A questo ha fatto seguito anche un cambiamento a livello di tipologia di cicloturista

O meglio sono emerse tutta una serie di nuove esigenze che di fatto hanno ampliato il pubblico di riferimento. 

Nuove esigenze

Individuare o anticipare le nuove esigenze, i nuovi trend non è mai semplice. Richiede sempre una particolare capacità di ascolto e di interpretazione dei dati

In particolare quello che faccio costantemente e periodicamente è andare a leggere tutte le richieste di vacanza che arrivano ai miei clienti al fine di acquisire sempre più dati qualitativi e comprendere quelle che sono le nuove esigenze. 

In ambito cicloturistico sono state principalmente 5 le nuove esigenze manifestate in questo 2020: 

  1. garanzie sugli aspetti di sicurezza e di sanificazione;
  2. opzioni flessibili e possibilità di cancellazione gratuita;
  3. esperienze diverse dal solito;
  4. interesse sempre crescente per esperienze in gravel bike, ebike e trekking bike;
  5. momenti / spazi da vivere con le persone care.

Entriamo nel dettaglio di ciascuna di queste.

1- Garanzie sugli aspetti di sicurezza e di sanificazione

Se fino a qualche mese fa pulizia dell’hotel era sinonimo di ambienti privi di macchie e di sporco visibile, adesso a questo si è aggiunta la richiesta di sicurezza

Le richieste sulla camera vista mare/montagna/lago, o la distanza della struttura ricettiva dal mare o dagli impianti di risalita, o la garanzia di quel preciso tavolo in sala ristorante o ancora le richieste sul noleggio dell’ultimissimo modello di bici sono passate in secondo piano.

Queste sono state - infatti - largamente rimpiazzate dalle misure adottate per garantire e rispettare il distanziamento sociale, i protocolli adottati in materia sanitaria, come verrà servita la colazione che prima era a buffet o come verrà realizzato il buffet al termine dei tour guidati.

Oppure ancora informazioni su quanti casi di positività si sono registrati in quella particolare destinazione (questo è stato richiesto soprattutto da parte degli stranieri), quanto dista il 1° ospedale con letti di terapia intensiva. 

In questa situazione coloro che hanno investito nel formare adeguatamente il proprio personale a rispondere rassicurando gli ospiti, creando fiducia e le giuste aspettative oppure potenziando il loro ufficio booking hanno visto crescere le loro prenotazioni. 

E di fronte alla minaccia di una maggiore disintermediazione dalle OTA determinata da questa esigenza di un maggior contatto umano con le strutture ricettive, le ha portate a mettere in campo tutta una serie di nuove strategie. 

Ad esempio booking .com ha reso disponibile per le strutture ricettive la possibilità di andare ad inserire ulteriori servizi ed informazioni (vedi immagine qui sotto), oltre che ad aver introdotto un filtro "Salute e sicurezza" per aiutare i viaggiatori a trovare la sistemazione che fa al caso loro.

Sezione servizi all'interno della scheda hotel di booking .com

Ha creato anche pacchetto (“Pacchetto per la ripresa”) in continuo aggiornamento con tutta una serie di risorse, consigli e approfondimenti per supportare le attività delle strutture ricettive. Qui sotto una piccola anteprima.

Anteprima "Pacchetto per la ripresa" di booking .com

Cosa possiamo fare per fronteggiare questa situazione? 

  • Se ancora non lo hai fatto, la primissima attività che ti consiglio è quella di formare il proprio personale per essere in grado di rassicurare gli ospiti, creare fiducia e le giuste aspettative riguardo alla tutela della salute e alla pulizia della tua struttura ricettiva. 
  • Analizzare i canali di marketing per individuare quali di questi dall’1 giugno ad oggi hanno portato più prenotazioni e revenue. Solo così saremo in grado di individuare quali potremmo potenziare, o quali strategie potremmo mettere in piedi per migliorare ulteriormente. 
  • Adeguare la comunicazione sul tuo sito internet o comunque sui tuoi strumenti di marketing e di comunicazioni. Tutto questo però cercando di minimizzare il “rumore” (o disturbo visivo). I rumori nel web possono essere di 3 tipologie: urli, disorganizzazione e sovraffollamento. In questo contesto adeguare la comunicazione significa minimizzare gli urli, ovvero tutti quei contenuti della pagina che chiedono a gran voce di prestar loro la nostra attenzione. Le informazioni su salute e sanità sono diventate sì, importanti per finalizzare la prenotazione ma devono rientrare nel contesto naturale delle comunicazioni, dei servizi che offriamo. Perchè non torneremo alla situazione precedente, quella che stiamo vivendo è una “nuova normalità” che porta con sè nuove regole, nuovi paradigmi, nuove esigenze comunicative, nuove aspettative, nuove esigenze. 

2- Opzioni flessibili e possibilità di cancellazione gratuita

Secondo diverse indagini di mercato - compresa quello che avevo realizzato assieme ad un cliente (trovi i risultati in questo articolo: “Come è cambiata l’idea di vacanza dei cicloturisti”) - e ascoltando le richieste dei potenziali ospiti di diversi clienti che seguo, le politiche di cancellazione flessibili sono considerate un elemento estremamente importante. 

Elemento che viene ancora prima del prezzo e del numero di casi COVID nella regione, secondo la società olandese Tiqets

Politiche di cancellazione sempre più importanti secondo diverse indagini

Booking .com invece ha dichiarato che le strutture ricettive che hanno implementato la condizione “Flessibile -1 giorno” hanno visto crescere la propria visibilità del 23%, con un conseguente incremento delle prenotazioni. 

Dato che non possiamo controllare il numero di casi o di restrizioni nella propria regione, possiamo però realizzare una strategia per offrire ai nostri ospiti la massima flessibilità al minor costo. 

Cosa possiamo fare per fronteggiare questa situazione? 

  • Riservare il miglior prezzo e la migliore politiche di cancellazione alle vendite dirette mettendosi così fuori dalla “parity rate” non solo per quanto riguarda la tariffa ma anche e soprattutto per quanto riguarda le politiche di cancellazione. Le prenotazioni dirette devono sempre essere molto più favorevoli, rispetto a quelle che avvengono attraverso le OTA.
  • Anche in questo caso è importante andare a comunicare in maniera adeguata queste informazioni sul proprio sito internet, sui propri strumenti di comunicazioni, sulle proprie sales letter, sui form di richiesta preventivo. Ma attenzione: come detto in precedenza, senza creare urli.
  • Analizzare cosa fanno gli high level concept, cosa possiamo imparare da loro, come possiamo sfruttare le strategie o come possiamo adeguarle al nostro caso specifico. Se non li conosci gli high level concept sono i big player del mercato. Per me l’analisi dei competitor è un’attività estremamente importante che non deve ridursi semplicemente all’analizzare i competitor e replicare quello che fanno, ma analizzarli per cercare di capire cosa possiamo prendere da loro, cosa possiamo fare diversamente e come renderci unici rispetto a coloro che - a loro volta - ci analizzeranno.

In tema di opzioni flessibili e di cancellazione gratuita sia le OTA che i tour operator - ad esempio - sanno quanto le opzioni flessibili e la cancellazione gratuita sono elementi importanti per le persone e non si lasciano sfuggire l’opportunità di comunicarle adeguatamente. 

Quelle che trovi qui sotto sono solo alcune delle email che ho ricevuto da maggio ad oggi da booking .com. Come puoi leggere già dagli oggetti emerge a colpo d’occhio come le politiche di cancellazione e le opzioni flessibili siano elementi sui quali stanno puntando per attirare cliente.

Politiche di cancellazione booking .com

Questa qui sotto invece è un pezzo di una newsletter che ho ricevuto proprio pochissimi giorni fa (domenica 11 ottobre). 

Cancellazione gratuita booking .com

Vediamo però anche alcuni esempi di tour operator. Prendiamo Trek Travel.

Quella che vedi qui sotto è un pezzo di una email che ho ricevuto venerdì 09 ottobre. Come vedi sono andati ad inserire nel contesto della newsletter una piccola postilla relativa alle politiche di cancellazione. 

Politiche di cancellazione Trek Travel

Oppure ancora guardiamo cosa hanno fatto sul loro sito internet. Questa è la sezione above the fold. 

Trek Travel home page web site above the fold

Proseguendo con gli esempi.

Per Italy Bike Hotels quello che abbiamo fatto è stato aggiungere un sotto titolo nella pagina con l’elenco di tutti i bike hotel associati che ha come obiettivo quello di rassicurare che le informazioni contenute nel portale sono aggiornate. Abbiamo spiegato che adesso è possibile controllare i periodi di apertura e di chiusura di ciascuna struttura, e abbiamo dato visibilità già dall’anteprima della struttura ricettiva le politiche di cancellazione adottate

Adeguamento comunicazione Italy Bike Hotel nella nuova normalità

Queste informazioni - per coerenza e consistenza - sono state poi anche riportate all’interno della scheda hotel di ciascuna struttura ricettiva. 

Adeguamento scheda hotel Italy Bike Hotels nella nuova normalità

3- Esperienze diverse dal solito

In merito a questo punto vado dritta al sodo: si è allargato il pubblico di riferimento per le vacanze in bici. Infatti ho letto tantissime richieste del genere: 

  • Vorrei realizzare un’esperienza diversa dal solito.
  • Questa è la prima volta con le bici e la prima volta in montagna.
  • Non sono un ciclista ma vorrei provare un’esperienza del genere. 
  • Sono un principiante ma vorrei fare la mia prima vacanza in bici da corsa. 

E questo cosa significa? Dal mio punto di vista significa due cose principali:  

  1. Si stanno aprendo nuove ed interessanti possibilità per quelle strutture ricettive che non sono dei veri e propri bike hotel perchè non sono in grado di offrire tutti i servizi per garantire una accoglienza ed esperienza veramente a misura di ciclista; 
  2. È necessario imparare a conoscere, ma anche a prestare ascolto alle esigenze di questo nuovo pubblico per essere in grado di adeguare i nostri servizi o le nostre strategie di marketing e di comunicazione. 

Cosa possiamo fare per fronteggiare questa situazione? 

  • Creare delle landing page che vadano a rispondere a determinate esigenze sentite dal pubblico di riferimento. Prendiamo ad esempio una delle nuove esigenze citate sopra: “Non sono un ciclista ma vorrei provare un’esperienza del genere”. Quello che potremmo fare è creare una pagina di atterraggio con il seguente testo: “Non sei ancora un ciclista ma vorrei provare un’esperienza del genere? Ecco perchè siamo quello che stai cercando”. E sotto si andranno ad elencare tutti i nostri servizi, la nostra offerta, le varie esperienze, etc. etc. C’è una bella differenza a comunicare in questo modo piuttosto che scrivere “Vieni a provare i nostri percorsi”. 
  • Creare anche delle offerte speciali tarate su queste nuove esigenze. Ad esempio quella che vedi qui sotto è una offerta realizzata dall’Ambasciatori Place Hotel di Fiuggi. 
Pacchetto tecnica di guida Ambasciatori Place Hotel

4- Interesse sempre crescente per esperienze in gravel bike, ebike e trekking bike

L’ho detto, scritto e ripetuto più volte quanto le gravel bike ed ebike sono sempre più richieste dal mercato. Così tanto che io non le considero più dei trend di settore, qualcosa da anticipare. Sono un dato di fatto. Entrambe queste tipologie di bici si trovano oggi nella parte discendente della curva di adozione dei nuovi prodotti. 

Ne ho parlato ampiamente in questo articolo: "Come sta cambiando il cicloturismo: domanda ed offerta, destinazioni preferite, booking window, durata del soggiorno, nuovi servizi".

Curva di adozione nuovi prodotti

Cosa possiamo fare per fronteggiare questa situazione? 

  • Se il tuo territorio è in grado di offrire esperienze adeguate in Gravel Bike potresti pensare ad aggiungere queste tipologie di esperienze tra le tue offerte dedicate ai cicloturisti. 
  • Oppure ancora potresti pensare addirittura ad una specializzazione. Soprattutto se stai muovendo i primi passi in questo momento potrebbe essere un forte elemento di differenziazione e di unicità rispetto ai tuoi competitor

5- Momenti / spazi da vivere con le persone care

L’ho anticipato anche in apertura di questo articolo. In questi 6 mesi è cresciuta molto l’esigenza degli ospiti di avere degli spazi privati. 

Se nell’indagine che avevo realizzato a fine 2019 avevo sottolineato l’importanza della sharing economy, del co-living e della gestione degli spazi comuni per far fronte all’esigenza di comunità manifestata dai viaggiatori singoli, adesso lo scenario è cambiato completamente. 

Le persone stanno manifestando la necessità di disporre di spazi più “intimi” ed esclusivi. Questo porta con sè aree comuni più ampie e numerose, spazi verdi o spiagge private, l’inglobazione di servizi come spa, piscine, fitness all’interno delle camere (per quanto possibile). 

Cosa possiamo fare per fronteggiare questa situazione? 

  • Anche in questo il consiglio è quello di ascoltare il più possibile i propri ospiti, imparare a conoscere le loro nuove esigenze e cercare di tradurre le loro richieste in soluzioni.
  • Per fare questo è necessario non solo analizzare i dati quantitativi quelli che possiamo vedere dal Google Analytics o dalle statistiche del nostro strumento di email marketing e delle nostre pagine sui social network, ma anche e soprattutto i dati quantitativi, quelli che ci dicono perchè sta succedendo quella determinata cosa.  E questi ultimi li possiamo ottenere ad esempio attraverso delle indagini di mercato nei confronti del nostro database di contatti. 
  • Kit di accessori per stretching in camera: tappetino, foam roller, elastici diverse intensità. 
  • Video registrati per praticare lo yoga, oppure esercizi per il risveglio muscolare o esercizi a corpo libero da realizzare in camera.
  • Tracce .gpx più ricche di informazioni come fonti di acqua, punti di interesse storico-culturali, ma anche negozi di assistenza per i cicloturisti (vedi immagine sotto). Proprio una albergatrice di Riccione mi confermava come in questo anno ha visto diminuire notevolmente la richiesta di tour guidati perchè i cicloturisti preferivano realizzare tour da soli piuttosto che pedalare assieme a persone che non conoscevano. E questo l’ha portata ad acquistare più dispositivi gpx dove pre-caricare le tracce dei migliori percorsi della zona. 
Planimetria itinerario cicloturistico con punti di interesse

Destinazioni preferite

Più che destinazioni preferite vorrei parlare di destinazioni scelte maggiormente per una vacanza in bici queste anno. Quelle che hanno riscosso più successo sono state: 

  • Dolomiti 
  • Bormio/Stelvio
  • Livigno 
  • Isola d’Elba
  • Toscana 
  • Piemonte

Si tratta per lo più di destinazioni montane o comunque non bagnate dal mare. Questo dato mi ha portato a fare alcune considerazioni.

La prima riguarda proprio la scelta di queste destinazioni ed una spiegazione potrebbe essere che queste destinazioni in generale hanno avuto maggior successo, non solo da parte dei cicloturisti. 

La seconda fa riferimento ai periodi durante i quali siamo tornati a viaggiare, quindi diciamo a partire da giugno. Questa considerazione si ricollega anche alla tipicità dei cicloturisti che prediligono pedalare quando le temperature non sono ne troppo elevate e ne troppo basse. E questo ha gioco a favore delle destinazioni montane. 

L’ultima considerazione fa riferimento alla tipologia di domanda. Come ho sempre sostenuto e non mi stancherò mai di ripeterlo i cicloturisti italiani - seppur cicloturisti - seguono la stagionalità classica delle vacanze. E quindi tendenzialmente si va in vacanza prevalentemente ad agosto e chi può a giugno, luglio e settembre. 

Se il mercato nazionale continuerà ad essere così predominante anche in ambito cicloturistico, allora dovremmo pensare a strategie diverse per destagionalizzare

Booking window

Una modifica sostanziale si è manifestata anche per quanto riguarda la booking window, ovvero il periodo che intercorre da quanto il cicloturista invia la richiesta di prenotazione a quando fisicamente arriva in struttura per godere del suo soggiorno. 

Booking window richieste vacanze in bici 2020

Dall’1 giugno al 30 settembre 2020 ben il 57,04% delle richieste di vacanze in bici ha avuto una booking window compresa tra 0-20 giorni. Se ti ricordi avevamo iniziato l’anno con una booking ampia, superiore ai 4 mesi. 

A questo fa seguito l’altro dato, quello che si trova nella parte destra del grafico. Come puoi notare le richieste superiore ai 181 giorni sono notevolmente diminuite

Cosa possiamo fare per fronteggiare questa situazione? 

  • Realizzare anche per il target dei cicloturisti delle offerte last minute o addirittura last second
  • Segmentare il più possibile i nostri contatti per individuare coloro che sono più inclini ai last minute, quali ai last second e quali continuano ancora a programmare con anticipo. Questo ci consentirà di inviargli comunicazioni mirate. 

Durata del soggiorno

Il dato che forse è rimasto più o meno stabile è quello della durata de soggiorno. In particolare nonostante la vacanza preferita dai cicloturisti continua ad essere quella di 7 giorni o di durata leggermente superiore (da 8 a 13 giorni), il 42,10% delle richieste si sono concentrate su soggiorni brevi (da 1 a 4 giorni).

Durata del soggiorno richieste vacanza in bici 2020

Cosa possiamo fare per fronteggiare questa situazione? 

  • Realizzare offerte per soggiorni brevi, quali ad esempio week end lunghi, oppure offerte infrasettimanali (da valutare se può essere interessante per la propria audience), oppure offerte del tipo 3=4. 
  • Implementare dei programmi di retention, ovvero dei programmi che hanno come obiettivo quello di riportare i clienti in struttura già nel medesimo anno. Molto spesso l’errore che vedo commettere è quello di dedicare tutte le nostre attenzioni alla fase ai acquisizione, ai nuovi contatti piuttosto che capitalizzare il più possibile coloro che già ci hanno scelto e dato fiducia. Cercare di capire la provenienza dei cicloturisti che hanno effettuato un soggiorno breve nel 2020 ci può magari aprire gli occhi sul fatto che si tratta di persone che abitano vicino e che potrebbero essere interessate ad effettuare un altro soggiorno nei mesi successivi. 

Periodi richiesti

Siamo giunti quasi al termine di questo articolo. L’ultimo dato che ci rimane da analizzare e considerare fa riferimento ai periodi richiesti dai cicloturisti in questo 2020.

Come puoi notare anche qui si è registrato un cambiamento veramente notevole. Agosto è stato il mese prescelto dal 33,3% dei cicloturisti, seguito da luglio, settembre e giugno

Dal mio punto di vista questo è stato determinato non solo dal fatto che a marzo, aprile, maggio non potevamo andare in vacanza, ma soprattutto dalla variazione della domanda come detto in precedenza

Per questo ci tengo a rimarcare il messaggio espresso qualche riga sopra: se il mercato nazionale continuerà ad essere così predominante anche in ambito cicloturistico, allora dovremmo pensare a strategie diverse per destagionalizzare. 

Ad esempio potremmo pensare a realizzare delle offerte e dei pacchetti per week end o week end lunghi destinati a persone che si trovano nel raggio di 150-200 km per venire incontro al trend del cosiddetto staycation

In questo ambito un caso studio veramente interessante e dal quale poter trarre degli spunti veramente utili è quello di Ford e komoot, se non lo conosci komoot è un app che consente di pianificare percorsi. 

Se vuoi approfondire ti consiglio di leggere il mio articolo: "Komoot marketing per strutture ricettive e destinazioni: come, cosa e perchè".

In pratica Ford e komoot hanno creato una collaborazione per creare una nuova raccolta di avventure per weekend dinamici e all’insegna dell’avventura ma accessibili, alcuni di questi incorporano anche i pernottamenti

Da questa collaborazione sono stati realizzati oltre 100 itinerari di nuove avventure in paesi come Francia, Germania, Italia, Norvegia, Spagna, Svizzera e Regno Unito, molti dei quali si trovano a due ore di distanza dalle principali città

Detto questo, qui sotto trovi alcune risorse che ho citato qua e là nell’articolo e ti potranno essere utili.

Risorse

Preferisci ascoltare piuttosto che leggere?

Questa è la nota audio di questo articolo.

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